Nel 1999, in occasione delle richieste di solidarietà per le popolazioni balcaniche giuntemi da amici volontari della Croce Rossa, mi attivai . Per quattro mesi tampinai colleghi, amici , amici degli amici e chiunque altro potessi con una faccia di bronzo e un'insistenza quasi pari all'odierna litanìa del bersaniano "Dimettiti !".
Il risultato della questua fu la raccolta di circa una tonnellata di farmaci, articoli di medicazione e vestiario. Per l'esattezza 590 Kg di farmaci, 195 Kg di medicazione, 485 Kg di vestiario per un totale di 1270 Kg di aiuti di primissima qualità.Mesi dopo, per caso, venni a conoscenza che il materiale da me raccolto giaceva abbandonato
su un molo : il container aperto, i farmaci venduti al mercato nero e parte del vestiario lasciato a marcire. Seppi così dello scandalo della Missione Arcobaleno.Spero ricordiate tutti gli aiuti richiesti per il Kosovo attraverso la Missione Arcobaleno anche se sono passati undici anni. L’iniziativa fu pubblicizzata alla grande da tv e giornali e raccolse donazioni per un valore di oltre cento miliardi di lire. Con quali risultati?
Beni di prima necessità, immagazzinati in centinaia di containers, rimasero bloccati per mesi tra l’Italia e l’Albania, mentre altri containers giunti a Valona vennero depredati, come risulta dal video-documento pubblicato da “Panorama” ai tempi. Gran parte degli aiuti furono poi donati al governo di Tirana che però preferì utilizzarli per rifornire il proprio esercito, piuttosto che destinarli ai profughi. Insomma uno scandalo internazionale con soldi mai arrivati a destinazione o persino girati o tenuti nascosti.
Un disastro della sinistra e dell’allora premier D’Alema. Gestito male della sinistra e con eclusiva responsabilità della sinistra.Bene: dopo 11 anni da quella missione non c’è mai stato un processo.La prima udienza si terrà addirittura a inizio maggio.
Ma la prescrizione per i 17 imputati è sicura.Un nulla di fatto, un processo lento. Come voleva la sinistra che tifa per la prescrizione perchè non vuole assolutamente che nel processo siano chiamati a testimoniare Walter Veltroni, all’epoca dei fatti segretario dei Ds, Franco Bassanini, ministro della funzione pubblica, Vincenzo Bianco, ministro dell’interno, Sergio Cofferati, segretario generale della Cgil e Pietro Folena, componente della direzione del partito.Non bisogna riportare l’attenzione del pubblico e della stampa su quelle grosse responsabilità dei dirigenti della sinistra. Nascondere, censurare, allungare i tempi, chiudere il processo, prescrizione immediata.Con la sinistra è sempre così, con il Premier l’esatto contrario.Ma approfondiamo un pochino l'aspetto giudiziario tanto caro alla sinistra giustizialista di oggi.
Undici anni dopo gli arresti e 12 mesi prima che si prescrivano tutti i reati (COINCIDENZA DELLE COINCIDENZE !), è cominciato a Bari il processo di primo grado per i presunti abusi legati alla gestione della Missione Arcobaleno.
UNDICI ANNI PER INIZIARE IL PROCESSO ! Che strana giustizia abbiamo in Italia a vedere come attaccano la turbina quando si tratta di assoldare baldracche e lanciarle contro il Berlusca a mò di Commandos ! Una giustizia che è riuscita, con la complicità dei giornali amici, a silenziare uno scandalo (Arcobaleno) nello scandalo (quello di una giustizia acclaratamente complice e connivente di una precisa parte politica !). Una faccenda che in tutti i suoi aspetti sucita schifo, indignazione e sfiducia verso l'asse politico-giudiziario che continua a berciare e pontificare per ogni dove su tutto e su tutti E FA LA MORALE A NOI !Ma andiamo avanti.
L'operazione umanitaria Arcobeleno fu voluta nel 1999 dal governo D'Alema in Albania per sostenere i kosovari in fuga dalla loro terra bombardata dalla Nato per scacciare le truppe dell'allora leader serbo Slobodan Milosevic. Sono a giudizio 17 persone tra cui l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Franco Barberi (quello che dimenticò i terremotati nei container per intenderci ma contro cui non si vide mai una protesta !), all'epoca dei fatti capo della Protezione civile.
L'inizio del processo era previsto per il 5 febbraio 2009 ma l'incompatibilità di buona parte dei giudici della sezione giudicante (che erano gip all'epoca dei fatti) non ha finora permesso di andare oltre la costituzione delle parti. La prima udienza è stata rinviata sette volte in due anni.
Poi hanno anche la faccia di stracciarsi le vesti quando noi chiediamo il processo breve !
Finalmente, sono state affrontate le questioni preliminari sulle quali i giudici della seconda sezione del tribunale di Bari si sono riservati di decidere entro la prossima udienza del 4 maggio.Se venisse accolta l'eccezione sulla incompetenza territoriale, già presentata e respinta in sede di udienza preliminare, gli atti verrebbero trasmessi alla Procura di Roma che dovrebbe riformulare la chiusura indagini e la richiesta di rinvio a giudizio. Nella lista dei 66 testimoni dell'accusa ci sono gli ex ministri dell'Interno e della Funzione Pubblica, Vincenzo Bianco e Franco Bassanini, l'allora segretario nazionale dei Ds Walter Veltroni, il componente della direzione del partito Pietro Folena, e l'ex segretario nazionale della Cgil, Sergio Cofferati. Barberi è accusato di associazione per delinquere assieme al suo segretario Roberto Giarola, al capo della missione in Albania Massimo Simonelli, al capo del campo profughi di Valona Luciano Tenaglia, al volontario della protezione civile Alessandro Mobono, e ad Emanuele Rimini, Luca Provolo e Antonio Verrico. Nei loro confronti si sono costituiti parte civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell'Interno. L'inchiesta sulla missione umanitaria portò, il 20 gennaio del 2000, all'arresto (per tre mesi) di quattro persone: Simonelli, Mobono, Tenaglia e la dipendente della protezione civile Silvia Lucatelli, tutti a giudizio.
Da quanto esposto mi auguro possiate farvi un'idea precisa SUL CHI E SUL COME UTILIZZA LA GIUSTIZIA A PROPRIO ESCLUSIVO USO E CONSUMO.
E poi parlano di leggi ad personam !
Parafrasando un vecchio giornale di satira di sinistra, "Cuore": HANNO LA FACCIA COME IL CULO !
Il risultato della questua fu la raccolta di circa una tonnellata di farmaci, articoli di medicazione e vestiario. Per l'esattezza 590 Kg di farmaci, 195 Kg di medicazione, 485 Kg di vestiario per un totale di 1270 Kg di aiuti di primissima qualità.Mesi dopo, per caso, venni a conoscenza che il materiale da me raccolto giaceva abbandonato
su un molo : il container aperto, i farmaci venduti al mercato nero e parte del vestiario lasciato a marcire. Seppi così dello scandalo della Missione Arcobaleno.Spero ricordiate tutti gli aiuti richiesti per il Kosovo attraverso la Missione Arcobaleno anche se sono passati undici anni. L’iniziativa fu pubblicizzata alla grande da tv e giornali e raccolse donazioni per un valore di oltre cento miliardi di lire. Con quali risultati?
Beni di prima necessità, immagazzinati in centinaia di containers, rimasero bloccati per mesi tra l’Italia e l’Albania, mentre altri containers giunti a Valona vennero depredati, come risulta dal video-documento pubblicato da “Panorama” ai tempi. Gran parte degli aiuti furono poi donati al governo di Tirana che però preferì utilizzarli per rifornire il proprio esercito, piuttosto che destinarli ai profughi. Insomma uno scandalo internazionale con soldi mai arrivati a destinazione o persino girati o tenuti nascosti.
Un disastro della sinistra e dell’allora premier D’Alema. Gestito male della sinistra e con eclusiva responsabilità della sinistra.Bene: dopo 11 anni da quella missione non c’è mai stato un processo.La prima udienza si terrà addirittura a inizio maggio.
Ma la prescrizione per i 17 imputati è sicura.Un nulla di fatto, un processo lento. Come voleva la sinistra che tifa per la prescrizione perchè non vuole assolutamente che nel processo siano chiamati a testimoniare Walter Veltroni, all’epoca dei fatti segretario dei Ds, Franco Bassanini, ministro della funzione pubblica, Vincenzo Bianco, ministro dell’interno, Sergio Cofferati, segretario generale della Cgil e Pietro Folena, componente della direzione del partito.Non bisogna riportare l’attenzione del pubblico e della stampa su quelle grosse responsabilità dei dirigenti della sinistra. Nascondere, censurare, allungare i tempi, chiudere il processo, prescrizione immediata.Con la sinistra è sempre così, con il Premier l’esatto contrario.Ma approfondiamo un pochino l'aspetto giudiziario tanto caro alla sinistra giustizialista di oggi.
Undici anni dopo gli arresti e 12 mesi prima che si prescrivano tutti i reati (COINCIDENZA DELLE COINCIDENZE !), è cominciato a Bari il processo di primo grado per i presunti abusi legati alla gestione della Missione Arcobaleno.
UNDICI ANNI PER INIZIARE IL PROCESSO ! Che strana giustizia abbiamo in Italia a vedere come attaccano la turbina quando si tratta di assoldare baldracche e lanciarle contro il Berlusca a mò di Commandos ! Una giustizia che è riuscita, con la complicità dei giornali amici, a silenziare uno scandalo (Arcobaleno) nello scandalo (quello di una giustizia acclaratamente complice e connivente di una precisa parte politica !). Una faccenda che in tutti i suoi aspetti sucita schifo, indignazione e sfiducia verso l'asse politico-giudiziario che continua a berciare e pontificare per ogni dove su tutto e su tutti E FA LA MORALE A NOI !Ma andiamo avanti.
L'operazione umanitaria Arcobeleno fu voluta nel 1999 dal governo D'Alema in Albania per sostenere i kosovari in fuga dalla loro terra bombardata dalla Nato per scacciare le truppe dell'allora leader serbo Slobodan Milosevic. Sono a giudizio 17 persone tra cui l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Franco Barberi (quello che dimenticò i terremotati nei container per intenderci ma contro cui non si vide mai una protesta !), all'epoca dei fatti capo della Protezione civile.
L'inizio del processo era previsto per il 5 febbraio 2009 ma l'incompatibilità di buona parte dei giudici della sezione giudicante (che erano gip all'epoca dei fatti) non ha finora permesso di andare oltre la costituzione delle parti. La prima udienza è stata rinviata sette volte in due anni.
Poi hanno anche la faccia di stracciarsi le vesti quando noi chiediamo il processo breve !
Finalmente, sono state affrontate le questioni preliminari sulle quali i giudici della seconda sezione del tribunale di Bari si sono riservati di decidere entro la prossima udienza del 4 maggio.Se venisse accolta l'eccezione sulla incompetenza territoriale, già presentata e respinta in sede di udienza preliminare, gli atti verrebbero trasmessi alla Procura di Roma che dovrebbe riformulare la chiusura indagini e la richiesta di rinvio a giudizio. Nella lista dei 66 testimoni dell'accusa ci sono gli ex ministri dell'Interno e della Funzione Pubblica, Vincenzo Bianco e Franco Bassanini, l'allora segretario nazionale dei Ds Walter Veltroni, il componente della direzione del partito Pietro Folena, e l'ex segretario nazionale della Cgil, Sergio Cofferati. Barberi è accusato di associazione per delinquere assieme al suo segretario Roberto Giarola, al capo della missione in Albania Massimo Simonelli, al capo del campo profughi di Valona Luciano Tenaglia, al volontario della protezione civile Alessandro Mobono, e ad Emanuele Rimini, Luca Provolo e Antonio Verrico. Nei loro confronti si sono costituiti parte civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell'Interno. L'inchiesta sulla missione umanitaria portò, il 20 gennaio del 2000, all'arresto (per tre mesi) di quattro persone: Simonelli, Mobono, Tenaglia e la dipendente della protezione civile Silvia Lucatelli, tutti a giudizio.
Da quanto esposto mi auguro possiate farvi un'idea precisa SUL CHI E SUL COME UTILIZZA LA GIUSTIZIA A PROPRIO ESCLUSIVO USO E CONSUMO.
E poi parlano di leggi ad personam !
Parafrasando un vecchio giornale di satira di sinistra, "Cuore": HANNO LA FACCIA COME IL CULO !
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