IL WEB NON APPARTIENE ALLE PANTEGANE ROSSE !

"Bisogna rivendicare, in nome della tolleranza, il diritto a non tollerare gli intolleranti"

Karl Popper



Rivendico il diritto ad essere intollerante nei confronti dell'ideologia comunista, dell'islamismo assassino e illiberale, dei nemici di Israele e di quelli che per abbattere l'avversario, in assenza di sostegno popolare, utilizzano una magistratura da operetta che ormai ha perso ogni credibilità ed onorabilità producendo 4 milioni di vittime di errori giudiziari !

Marcello Sanna



venerdì 9 marzo 2012

PRIVILEGI DI CASTA : AI POLITICI MUTUI ALL' 1,57%

Andrea Barbato, senatore IDV, è entrato in una filiale Bnl per chiedere un mutuo per l’acquisto di una casa e si è visto proporre un tasso più che agevolato: "È una pacchia di cui possono beneficiare anche altre persone - ha precisato l’addetto allo sportello - ma ci deve stare sempre un senatore dietro"http://www.ilgiornale.it/video/mutui_agevolati_senatori/id=mutui_casta?

La Tana del Cinghiale - BLOG DECOMUNISTIZZATO: TASSAZIONE CRIMINALE E SPERPERI DI STATO

La Tana del Cinghiale - BLOG DECOMUNISTIZZATO: TASSAZIONE CRIMINALE E SPERPERI DI STATO

TASSAZIONE CRIMINALE E SPERPERI DI STATO


TASSAZIONE CRIMINALE E SPERPERI DI STATO

E' notorio ed incontrovertibile che se una nazione va incontro a default la colpa non è solo della crisi generalizzata ma di una pessima gestione pregressa della spesa e dell'economia pubblica.
Non starò a tediarvi esponendo ancora tali ragionamenti: l'Eurispes lo ha fatto e lo fa da decenni.
Ma la politica non legge i rapporti. Se non gli fanno comodo. Come certi magistrati che vanno a sentenza senza leggersi gli atti. Cagionando gravi danni. Politica e magistrati che tengono simili comportamenti  hanno in comune il fatto che NON SOLO NON PAGANO PER I LORO ERRORI MA NON VENGONO NEANCHE CACCIATI.
Per cui ce li ritroviamo, anno dopo anno, decennio dopo decennio,a reiterare i loro comportamenti.
E ciò accade SOLO DA NOI. Riassumendo la situazione italiana dobbiamo prendere atto di una situazione kafkiana: lo Stato per mantenere sè stesso deve mangiarsi vivo il Popolo Italiano. Mi spiego.
Lo Stato Italiano è un'impresa che conta 3.750.000 dipendenti ed incassa dalle nostre tasse 750 MILIARDI di euro annui. Che non bastano a coprire la spesa corrente e il pagamento del  debito pubblico di 1.900 MILIARDI contratto a causa dell'allegra gestione economica di cui ho parlato poc'anzi.
Una piccola impresa che vede ridurre il proprio reddito riduce innanzitutto le proprie spese e poi cerca in tutti i modi di lavorare di più.
L'impresa " Stato Italiano" no: si fa un bel decreto con cui aumenta tasse, accise e quant'altro e va avanti in questa maniera. Aumentando,anzichè diminuire, la cifra del debito pubblico.
Che, infatti, nei 100 giorni del Governo Monti è passato all'incirca dal 119,8% al 122,3 %. Altro che salvataggio !
Il  Governo insediato con un colpo di mano politico AVREBBE dovuto occuparsi di riduzione della spesa e di incentivare la crescita.
Invece si occupa di liberare delinquenti, di supportare contestatori violenti (100 milioni di danni prodotti e indovinate chi li paghera?), di incentivare un apparato giudiziario che ci costa 160 miliardi all'anno (con la produttività ed efficienza che il mondo intero conosce), di incentivare l'ammortizzatore sociale che un tempo veniva chiamata Scuola e di sostenere una politica di accoglienza nei confronti di extracomunitari che NON HA EGUALI NEL MONDO. E che ha minato la stessa esistenza futura del Popolo Italiano riducendolo a natalità 1,2. Ciò significa estinzione entro 3 generazioni. Un esempio lampante e recentissimo di questa politica criminale è di pochi giorni fa.
Il  Parlamento ha deciso di stabilizzare 10.000 professori  ma poi , il giorno stesso, ha fatto marcia indietro.
Bocciata l'ennesima follìa e affronto ai 360.000 licenziati del settore privato ecco che il Governo trova la soluzione: non abbattendo gli sprechi, non licenziando i fannulloni, non mettendo in vendita parte del patrimonio immobiliare pubblico.  Ma aumentando le accise su birra ed alcoolici non potendo agire sul prezzo dei carburanti che ormai è materia di scandalo mondiale. Con migliaia di queste piccole manovrine dirette a proteggere il carrozzone di Stato  ABBIAMO IL DEBITO PUBBLICO che oggi NOI siamo costretti  NON A RIPIANARE ma ad aumentare a causa delle scelte di questo manipolo di golpisti in loden e faccia da topo morto.

Data la mia condizione di persona schifosamente astemia dovrei plaudire a questa scelta sugli alcoolici.
Ma poichè non sono nè di sinistra nè babbeo  non lo faccio per una questione di principio e voglio denunciare pubblicamente che quella del Governo Monti è una politica rapinatoria e criminale indegna di una democrazia, che ci ha condotto in recessione e, inoltre,  che lo stesso Governo sta criminalmente derogando dai compiti  per cui è stato, del tutto abusivamente ed incostituzionalmente,  messo lì  (che altro termine usare ?) a lavorare di coltello sulle nostre peste carcasse.


giovedì 8 marzo 2012

SANDRO BONDI ELEMOSINA FIDUCIA AL PDL

Riporto il contributo di Sandro Bondi alla Scuola di formazione politica di Orvieto.
In grassetto le mie osservazioni su quello che giudico una farneticante richiesta di elemosina.

Abbiamo una massa di problemi da affrontare, in uno spirito di riflessione (di scavo, di ricerca, di proposta, di comunione d’intenti, che è l’anima della buona politica).Verso la politica c’è in questo momento il massimo di sfiducia, ma la politica resta indispensabile per costruire la vita in società secondo principi di democrazia e secondo ideali di libertà.
Come possiamo riacquistare la fiducia dei cittadini?Io credo che potremo riconquistare la fiducia dicendo la verità, su noi stessi e sull’Italia.(Ekkome no ! Come la verità sui conti, come la verità sulla riforma della giustizia, come la scelta delle inutili ed ignoranti scosciate ad incarchi di governo ?)
Solo il linguaggio della verità può riavvicinare i cittadini alla politica e solo dicendo la verità su noi stessi e sull’Italia possiamo sperare di ricoprire ancora un ruolo positivo nella storia nel nostro Paese.Dobbiamo essere capaci, come ci ha ricordato recentemente un illustre studioso, di una analisi approfondita della vicenda del nostro Paese, di una radiografia dei suoi problemi, dei suoi vizi e delle sue virtù.(Troppo tardi Bondi: le tue lacrime di coccodrillo non ci incantano !)
Qual è il nostro giudizio sulla crisi che stiamo attraversando, sullo stato dell’Europa e infine sulla nostra identità, cioè sul tipo di società che vogliamo contribuire a realizzare? Innanzitutto è necessaria una premessa: quella che chiamiamo crisi è in realtà un mutamento, una trasformazione a livello mondiale dell’economia e dei rapporti sociali, che comporta una ridefinizione del ruolo dello Stato.(La crisi è un mutamento ? Forse per te che hai uno stipendio di 12.000 euro al mese PAGATO DA NOI. Ma a noi il vostro tradimento e la vostra ignavia ci hanno rovinato la vita. Cialtroni !)
Questa crisi, cioè questa trasformazione, mette in discussione tutte le nostre certezze e le conquiste sociali e civili che, soprattutto in Europa, sono state possibili grazie all’opera e all’incontro delle grandi tradizioni politiche: da quella socialista democratica a quello cattolico liberale. Il dato più evidente è che questa crisi si accompagna all’impotenza della politica e di conseguenza alla sfiducia nella democrazia.(Per questo avete avallato il golpe politico-giudiziario che ci ha privati della sovranità elettorale ?)
Questo dato è più lampante in Italia, ma si verifica in tutte le democrazie. (Forse in Nigeria o nel Congo: in Francia o in Spagna, per dirne due, le toghe golpiste e i loro sodali politici sarebbero finiti o su un marciapiede o in galera !)
Oltretutto, il sistema democratico rivela un limite di fondo, e cioè quello di avere una vista corta.
Da tempo il sistema democratico mostra una grave carenza: quella di non saper prendere decisioni che tengano conto del futuro.La somma delle decisioni democratiche è fortemente condizionato dal presente, dagli interessi in conflitto che hanno una visione di breve respiro.
Da questo punto di vista, la questione del debito pubblico è emblematica, ma non è l’unica. Il tema delle pensioni, l’ambiente in cui viviamo, il mercato del lavoro, sono tutte questioni che in questi ultimi decenni sono stati affrontati scaricando sul futuro, sulle spalle dei giovani, i costi delle decisioni che accontentano, democraticamente, le corporazioni e gli interessi che si fanno valere nelle sedi democratiche. La soluzione di un governo tecnico, cioè in pratica di una temporanea sospensione delle regole della democrazia (Colpo di Stato si chiama !), manifesta perciò un problema, quello delle decisioni che riguardano il futuro, che coinvolge tutte le democrazie, soprattutto in un tempo di crisi come questo.
In Italia questo problema è più acuto e drammatico che altrove, perché l’assemblearismo parlamentare e il coacervo di organismi di controllo giudiziario e amministrativo, hanno di fatto indebolito oltre ogni limite la forza decisionale della democrazia (Ma è dal 1994 che vi siete presi l'impegno di riformarlo questo coacervo che è in realtà una dittatura di poteri elevatisi AL DI SOPRA DI OGNI LEGGE E ORDINAMENTO !). Il governo dei tecnici ha anche messo in evidenza una questione sulla quale da tempo aveva riflettuto un imprenditore come Adriano Olivetti, e cioè la competenza che i politici devono possedere e la separazione fra la sfera dei partiti e quella delle istituzioni.
Oltretutto (al riguardo apro solo una breve parentesi) il federalismo che in questi anni abbiamo cercato di realizzare, rischia non di rafforzare il sistema di governo ma di dare il colpo di grazia all’unità nazionale e alla residua efficienza dell’amministrazione centrale.
La formazione di un governo tecnico può essere considerato come il punto di arrivo di una crisi dell’intero sistema politico italiano, del bipolarismo militarizzato così come lo abbiamo sperimentato in Italia, e delle natura delle alleanze che si sono confrontate per la guida del governo.
Dopo la crisi del nostro governo, la sinistra non poteva rappresentare una alternativa, pur avendo probabilmente la maggioranza nel Paese.Un’alleanza come quella presentata a Vasto, non sarebbe stata una vera maggioranza di governo, ma un cartello elettorale destinato a naufragare alla prima occasione e ad aggravare la crisi del Paese.
Bisogna riconoscere a Bersani di avere avuto la coscienza di questo handicap della sinistra: che poteva contrare e forse può ancora contare su una maggioranza elettorale ma che non sarebbe credibile come maggioranza di governo.Per quanto riguarda la nostra coalizione il discorso è diverso.La nostra esperienza di governo non ha un bilancio negativo, ma bisogna riconoscere che non siamo stati capaci di superare le prove più difficili.
Perché? Le cause non sono addebitabili solo agli altri. Abbiamo avuto anche noi delle responsabilità, ma si può dire, senza tema di essere smentiti, che anche la nostra alleanza aveva al proprio interno degli squilibri che hanno reso difficile il percorso del governo. Il maggiore squilibro riguardava il ruolo e la natura della Lega, una forza politica che indubbiamente ha avuto una evoluzione positiva, grazie a Berlusconi, ma che mantiene dentro di sé degli elementi contraddittori.
L’attuale posizione della Lega conferma che la vocazione al governo e il compito di rappresentare gli interessi della parte più dinamica del nostro Paese, non è ancora un approdo stabile della Lega. Purtroppo, un ulteriore elemento di squilibrio è stato rappresentato dal ruolo assunto da un ministero cruciale come quello dell’economia, che anziché contribuire ad una ulteriore evoluzione positiva della Lega ha finito per abbracciarne le posizioni, finanche in contraddizione con le posizioni più ragionevoli del proprio partito.
Questo è ormai il passato. Il presente è rappresentato dal governo Monti, la cui nascita ed i cui risultati fin qui positivi si devono in gran parte alla scelta lungimirante di Berlusconi e al leale sostegno assicurato in Parlamento dal Popolo della Libertà. (Ci vuole una bella faccia di tolla per sostenere questa tesi: il baratto della fiducia degli elettori per lasciare la porta aperta a un ritorno sulle poltrone ! ).
La decisione di sostenere il governo Monti, cioè di garantire gli interessi nazionali (Gettando l'Italia ai banchieri e privandola della sovranità economica ?) , è non solo giusta, ma con il tempo farà emergere pienamente il nostro profilo di forza politica nazionale, moderata e popolare. (Con voi non è emerso e non emergerà niente: al contrario ci avete garantito UN SICURO AFFONDAMENTO !)
Il governo non è una parentesi, ma un tempo da utilizzare non solo per gli interessi nazionali, ma al tempo stesso per valorizzare la nostra identità, i nostri programmi il nostro progetto di società. La crisi determina scelte difficili, ma impone anche di estrinsecare la nostra visione della società. (Quale visione ? Quella dell'impoverimento progressivo ? Mettendoci nelle mani di Monti ci avete garantito per i prossimi 20 anni una vita di stenti. Cialtroni e traditori dell'elettorato !)
La crisi economica, l’introduzione dell’euro, la globalizzazione hanno determinato fratture nella coesione sociale della società e riproposto questioni fondamentali riguardanti l’eguaglianza, la parità dei punti di partenza, la solidarietà verso i più deboli, l’atteggiamento verso gli immigrati, che costituiscono principi essenziali del nostro bagaglio culturale.Da questo punto di vista, quello che accade negli Stati Uniti è emblematico.
Recentemente Obama ha posto delle questioni che valgono anche per noi. L’ineguaglianza crescente distorce la democrazia, distrugge il senso di appartenenza ad una Nazione, ad una comunità che offre a tutti l’occasione per entrare nella classe media, di avere eguali chance di successo, di aspirare ai più alti traguardi.
Non è un caso che sempre di più, da Obama a Putin, da Hollande a Sarkozy, si sente un richiamo forte alla classe media, che può garantire la coesione della società e la tenuta della democrazia.Il libero mercato è la più grande forza propulsiva del progresso economico nella storia umana, ma funziona soltanto quando ci sono regole precise per garantire che la competizione sia giusta, trasparente e corretta. (Se non ti avessi sentito non ci crederei. Una tale imbecille e pericolosa idiozia andrebbe relegata in una stanza imbottita !)
E soprattutto il libero mercato non significa il trionfo di una autentica democrazia se non diventa un sistema economico per mezzo del quale a ogni individuo viene garantita l’opportunità di mostrare le sue qualità migliori.(Qualità ? Qualità autoptiche dopo morte per fame o per suicidio da tasse ? )
Durante questo tempo che è rappresentato dal governo Monti, possiamo anche riflettere, liberi dai condizionamenti della Lega, sul tema dell’immigrazione, senza ideologie e preconcetti.
Lo ripeto: la voce della Chiesa va ascoltata sempre (Anche quando scomunica Berlusconi sulle pagine di Famiglia Cristiana e appende in chiesa le bandiere No Tav ?), sia quando parla del valore della vita sia quando ci invita a considerare il problema dell’integrazione degli immigrati (Una grande priorità davvero !), a partire (senza alcun automatismo) da quei figli di immigrati nati in Italia e che frequentano le nostre scuole.Anche questo è un modo di delineare la nostra vera identità, di forza politica moderata e popolare, appartenente a pieno titolo alla grande famiglia dei popolari europei.
Per concludere, siamo espressione di una grande storia. Grazie al Presidente Berlusconi abbiamo potuto essere protagonisti dei destini del nostro Paese.Siamo cresciuti enormemente in questi anni.(Eccome no ! I risultati sono sotto gli occhi di tutti : dittatura giudiziaria, dittatura fiscale, disoccupazione, impoverimento e invasione islamica ! Se questa è la crescita cosa ci riserverà un previsto ed eventuale default ?)
Siano l’unico movimento politico in cui è avvenuto un cambiamento generazionale, del quale la nomina di Angelino Alfano è stata la conseguenza più importante e più feconda per il futuro. (Alfano ? Quello designato a portare a termine un solo compito: la responsabilità civile diretta dei giudici. Compito in cui è fallito in maniera miserrima. E lo si candida a Premier ? )
E questo lo si deve al Presidente Berlusconi, l’unico leader politico che in questi anni ha reso possibile la formazione e la selezione di una nuova generazione competente e onesta in grado si assumere responsabilità di governo.Sta a noi dimostrare che siamo ancora capaci di produrre idee, di testimoniare un impegno coerente al servizio del nostro Paese e dell’Europa. (Inciuciando col PD e con Casini ?)
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Caro Sandro Bondi: credo sia meglio che TU convinca il vecchio Silvio a dedicarsi alla coltivazione del prezzemolo o a seguire la vendita di pignatte e cianfrusaglie sulle sue Reti TV.E tu cambia l'idiota che ti scrive i discorsi : FORSE riuscirai a non farci ridere oltre.
ANCHE GLI OPERAI SI RIVOLTARONO CONTRO UN MAGISTRATO
pubblicata da Marcello Sanna il giorno domenica 30 gennaio 2011 alle ore 14.57

Il pm Cotugno fra le tante bravate (ha sequestrato la barca di Briatore, ha sequestrato una centrale elettrica da 250 milioni di euro per una multa da 1000 euro...) ha messo in ginocchio, anche se per un periodo breve, un’azienda specializzata nella produzione di tappi per bottigliette, la Crown Cork oggi Obrist, provocando la reazione rabbiosa degli operai che hanno alzato la voce e scandito slogan sotto il tribunale e le sue finestre.
LA PROTESTA POPOLARE CONTRO MAGISTRATI IN CERCA DI NOTORIETA' NON E' DI BERLUSCONI !
SCATURISCE DAL FATTO CHE SONO DEGLI INCAPACI E NON DEGNI DI GESTIRE UN POTERE DELLO STATO E LA SUA ONORABILITA' !


Fuori gli asini, i negligenti e i cialtroni dalle procure !


mercoledì 7 marzo 2012

PERCHE' NON FESTEGGERO' L'8 MARZO

La festa dell’8 marzo è una mistificazione storica imposta dal comunista Vlamidir Lenin e dalla femminista Alexandra Kollontai per far credere alle lavoratrici di essere state liberate dalla schiavitù capitalistico-patriarcale. Mentre in realtà vennero asservite e schiavizzate dall'ideologia comunista: dopo avergli fatto rompere la schiena nei kolkoz o nelle fabbriche il partito ne utilizzava il corpo a scopi più o meno politici nel tempo libero. La festa venne poi ufficializzata dal Soviet Supremo “per commemorare i meriti delle donne Sovietiche nella costruzione del Comunismo”.
In Italia, la festa venne introdotta nel 1922 dal Partito Comunista che pubblicò sul periodico “Compagna” un articolo secondo il quale Lenin proclamava l’8 marzo come “Giornata Internazionale della Donna”. La festa cadde in disuso, e venne reintrodotta l’8 marzo 1945 dall’UDI, una organizzazione composta da donne appartenenti al PCI e ad altri partiti di sinistra. Fu nel dopoguerra che venne fatta circolare la falsa storia delle donne bruciate. La tecnica della fuffa e della menzogna spudorata è nel DNA della sinistra. Oggi come allora.
Naturalmente vi è anche il ragionamento politico: le pantegane rosse avevano bisogno di rafforzare i presidi industriali, di avere consenso popolare, di avere attiviste a costo zero ( le famose "troie di regime" citate da Fabrizio De Andrè non erano solo i politicanti rossi del Sud che stringevano accordi con mafia e camorra !) da infiltrare nelle segreterie politiche e nei giornali o nei letti di quanti potessero essere fonte di ricatto o informazioni per la causa bolscevico-giudiziaria. Hanno fatto delle LORO donne un esercito di grandi baldracche asservite alla propaganda !
Che hanno definitivamente patentato nel 1970 col movimento femminista.
Le avete viste tutti alle manifestazioni rosa ! Vecchie malvissute che hanno fondato la loro fortuna non certo sul lavoro o su capacità intellettuali e imprenditoriali degne di nota ma sul cedere i propri favori sessuali per trarne giovamento economico e sociale.Vecchie battone che offendono le donne che lavorano davvero e si sbattono per tirar su una famiglia degna di questo nome. E POI PARLANO DI DIGNITA' DELLE DONNE : la dignità barattata saltando da un letto all'altro in cambio di denaro e visibilità ?Ed in nome di queste donne che hanno disdegnato la via più facile del meretricio che la Festa della Donna è un'offesa e un'affronto: le VERE donne io LE FESTEGGIO TUTTI I GIORNI DELL'ANNO e le ringrazio per quanto onorano col loro lavoro e il loro impegno la Repubblica Italiana

lunedì 27 giugno 2011

ASSOCIAZIONE SOVVERSIVA: LE MAIL DEI MAGISTRATI GOLPISTI

Silvio Berlusconi annunciò giusto un anno fa (7 Marzo 2011) un Consiglio dei ministri straordinario per varare una «riforma epocale» della giustizia e le toghe andarono in fibrillazione. Su internet si rincorrevano messaggi, appelli, consigli, sollecitazioni su come affrontare l’innovazione approntata dal governo.
Messaggi che però finiscono sulle pagine de "Il Giornale". Che sputtana le toghe E MOSTRA PUBBLICAMENTE CHE QUESTI DIFENSORI DELLA GIUSTIZIA TRAMANO EVERSIVAMENTE CONTRO LE ISTITUZIONI DELLA REPUBBLICA ITALIANA !
Così c’è chi propone di farsi pubblicità sui giornali, chi di sbarcare su Facebook, chi di coinvolgere pesantemente il presidente della Repubblica, chi di scioperare a oltranza. Non mancano, tra gli internauti, le critiche alla sinistra che partono dalla bicamerale di dalemiana memoria sino alla recenti prese di posizione di Violante, Calvi e Morando sulle intercettazioni e di Enrico Letta sul processo breve. Ma nel mirino delle toghe in rete finisce anche la posizione dell’Anm che in molti giudicano troppo moderata.
Ecco ampi stralci delle mail che sputtanano questi cialtroni :

Care e cari tutte/i, se perdia­mo la testa, perdiamo e basta. Di fronte a quello che si annun­cia come una specie di sfida all'OK Corral (chi si ricorda il film?), o Mezzogiorno di fuo­co ( ahi, l'età!), comunque una contrapposizione durissima tra arcoriani (& co.) e magistra­ti, bisogna innanzitutto spo­stare il terreno dello scontro. In una società complessa co­me la nostra una corporazio­ne- per quanto nel senso nobi­le da me ricordato in altre mail - da sola non può reggere uno scontro del tutto politico se non gioca politicamente. Det­to in soldoni, significa che a una maggioranza parlamenta­re non si può rispondere se non con una mobilitazione dentro e fuori del Parlamento. La c.d. riforma «epocale» na­sconde altro, perché sappia­mo tutti che le modifiche della Costituzione, se non votate dai due terzi del Parlamento, sono sospese fino all'esito dell' eventuale referendum confer­mativo: poiché non é pensabi­le che due terzi del Parlamen­to votino la «controriforma» minacciata, e poiché una ri­chiesta di referendum é asso­lutamente prevedibile, sono del tutto convinto che questa sbandierata riforma «epoca­le » possa essere una ennesi­ma mossa diversiva. Qualunque decisione esca dal Cdm di giovedì, dobbia­mo cominciare da subito a spiegare i guasti enormi che il «loro» piano può arrecare non alla giustizia in generale, o alla sola magistratura, ma ai citta­dini semplici, a quelli che po­trebbero essere coinvolti in un processo del tutto casual­mente.(1) Tutto questo a cominciare da domani, a ogni livello, in ogni occasione, pensando an­che a una specie di va­demecum predisposto a cura dell'Anm e diffuso in occasio­ni mirate e organizzate. Ricor­diamoci che questa maggio­ranza, sia pure con grande fati­ca, è riuscita ad approvare la riforma dell'università, nono­s­tante il duro e fantasioso anta­gonismo degli studenti di tut­ta Italia. Noi dobbiamo fare di più e meglio.(2) Senza mai rinun­ciare a minacciare lo sciope­ro, ma sapendo bene che lo strumento è ormai logoro e lo­gorato. Si tratta di attrezzarsi a una maratona, non a una gara di velocità.

Vito D'Ambrosio
Anche io condivido, però so­no sicuro che la risposta dei colleghi che si trovano al mini­stero sarà negativa. Felice Pizzi (G.E. mobiliare ed immobiliare del Tribunale di S.M.C.V. )

Il 07/03/2011 12:08, Giusep­pe Dentamaro ha scritto: condivido pienamente ----- Original Message ---­­ *From:* Maurizio Cerrato mailto:mauriziomaria.cerra­to@giustizia.it*To:* 'Area Aperta'

Il 07/03/2011 12:08, Giusep­pe Dentamaro ha scritto: Condivido pienamente. Faccio mia ogni parola del collega Renoldi. Maurizio Cerrato Procura area-bounces@areaperta.it mailto:area-bounces@area­perta. it [mailto:area-bounces@are­aperta.it] *Per conto di *Renol­di Carlo Da: area-bounces@areaper­ta. it per conto di mario ardigo Inviato: lun 07/03/2011 11.53 A: area@areaperta.it Oggetto: [AREA]R: R: R: Re: A 'riforme epocali', 'risposte epocali' Mi permetto di intervenire nuovamente per rispondere al collega Minniti. Mi pongo questo problema: è possibile che l'attuale oppo­sizione condivida, anche solo in parte, il progetto di riforma governativo? Se così fosse, e non c'è da augurarselo natu­ralmente, si potrebbe aprire il campo a pericolose «media­zioni». Saremmo davvero soli. Per quanto riguarda il mio gruppo, Magistratura indipen­dente, devo premettere che da molto tempo non ho parte­cipato a incontri associativi. Alla mia innata pigrizia si so­no aggiunti alcuni problemi fi­sici di deambulazione, come sa chi mi conosce. Ho però oc­casione fr­equente di incontra­re per i corridoi dell'ufficio col­leghi del mio gruppo, mi è ac­caduto anche poco fa. E leggo le opinioni espresse sulla no­stra mailing list. Non ho senti­to o letto alcun parere favore­vole ai progetti di riforma. Mi pare invece che tutti siano piuttosto preoccupati, come anch'io lo sono. Come ho scrit­to prima, l'estremismo del pro­getto governativo impedisce di apprezzarlo anche a chi, in generale, ha una visione delle cose più vicina a quelle del centrodestra. Mario Ardigò - Roma

Lun 7/3/11, Minniti Luca lu­ca. minniti@giustizia.it ha scritto: Da: Minniti Luca luca.min­niti@giustizia.it Oggetto: R: [AREA]R: R: Re: A 'riforme epocali', 'risposte epocali' A: 'mario ardigo' yahoo.com>, area@are­aperta.it Data: lunedì 7 marzo 2011, 10:43 Mario scusami perché, co­me scrivi tu, «Il vero problema però è che alcune delle solu­zioni proposte per la nuova giustizia trovano antecedenti in progetti nati negli ambienti dell'attuale opposizione». Non ho capito perché sarebbe un problema? E per chi, per Magistratura indipendente? Per l'Anm? Non capisco... Luca Minniti

R: R: Re: A «riforme epoca­li », «risposte epocali» Sono d'accordo con la domanda che pone Luca Sono d'accordo con la do­manda che pone Luca. Il fatto che vi siano «responsabilità» risalenti nel tempo, addebita­bili anche all'attuale opposi­zione (penso alla mai abba­stanza vituperata Bicamerale di dalemiana memoria che, con Boato, pure voleva il Csm ridotto a organo burocratico; penso alle più recenti posizio­ni di Violante, Calvi e Moran­do sulle intercettazioni; anco­r­a di Violante sulla Corte disci­plinare separata, sui leoni e sui troni; di E. Letta sul proces­so breve; di Casini sul legitti­mo impedimento/ ponte tibe­tano, eccetera), non ci frena, non ci scoraggia e può solo in­durci a ricercare un maggiore collegamento coi cittadini e con coloro che, in ogni schiera­mento politico ( anche nel cen­t­rodestra), sono disposti a im­pegn­arsi per la difesa della giu­risdizione.(3) Dunque, se quanto preannunciato troverà forma scrit­ta, niente, ma proprio niente potrà evitare una risposta epo­cale della magistratura. Sulla natura e sui contenuti di que­sta risposta, evito personal­mente di intervenire in attesa di quanto deciderà l'Anm. Infi­ne, caro Mario, il referendum costituzionale- se mai ci sarà­ lo vinceremo a mani basse.Armando Spataro

Credo che sia proprio l'ora di una reazione forte e compat­ta e forse anche il momento di chiedere a MI un impegno concreto, oltre le dichiarazio­ni formali, all'interno della Anm. Dobbiamo essere uniti, dobbiamo esserlo per arriva­re a una forma di protesta estrema, uno sciopero lungo, mai realizzato. E dobbiamo scioperare tutti, tutti uniti. Qui non è solo in gioco la no­stra autonomia, la nostra indi­pendenza. Qui è in gioco lo Stato democratico. Come pos­siamo non parlare del rischio di una magistratura conformi­sta­ e prona ai desideri dell'ese­cutivo di turno? Come non possiamo rendere noto l'ac­centramento di poteri che è in corso? La volontà di controllo e condizionamento che si sta avviando? Il Parlamento è un orpello e la magistratura un fa­stidio. Non è questione di sole pagine di giornali o di singoli interventi. È una situazione in cui TUTTI dobbiamo assu­merci la responsabilità e il co­raggio di dire come sta cam­biando questo nostro amato Stato.(4) Marzia Minutillo Turtur

Da: patbellucci@gmail.com Data: 07/03/2011 4.01 A: «Armando Spataro» ar­mando. spataro@fastwebnet.it, «Area Aperta» area@area­perta. it Ogg: Re: [AREA]A «riforme epocali», «risposte epocali» Cari amici, secondo me quelle di Gustavo Zagrebel­sky sono parole che devono scuotere anche le coscienze e le reazioni dei privati cittadi­ni, figuriamoci quelle della magistratura (associata e non). Buon lavoro e saluti ca­ri, Pat

From: thorgiov To: area@areaperta.it Subject: Re: [AREA]R: R: [Mailinglist-anm] che cosa fa­re e soprattutto QUANDO far­lo Che cosa fare e soprattutto QUANDO farlo?Lo ribadisco: noi possiamo reagire con for­za e anche con efficacia, con molta efficacia. Sta a noi deci­dere fino a che punto arrivare. (5)Mi sembra poi inutile fare una gara di moralità o di virtù civi­ca con la politichetta e, aggiun­go io, con la gentarella di cui parli, perché alla fine, purtrop­po, come sempre, non conta più chi ha torto o chi ha ragio­ne. Alla fine contano solo i rap­porti di forza, e questo gover­no di forza ne ha molta meno di quanto sembri, e se ci pensi bene lo ha dimostrato in più di un’occasione.Tieni conto che lo zietto Berlusconi quando fa quello che fa non è perché cre­de di avere ragione. Lo fa per­ché per lui è una questione di sopravvivenza nuda e cruda. Per questo motivo è entrato in politica, per questo motivo re­sta in politica, nonostante che lui stesso non ce la faccia più a reggere il gioco. (6)Felice Pizzi (G.E. mobiliare ed immobiliare del Tribunale di S.M.C.V. )

Dom 6/3/11, thorgiov ha scritto: Da: thorgiov Oggetto: Re: [AREA]R: R: [Mailinglist-anm] che cosa fa­re e soprattutto QUANDO far­lo? A: area@areaperta.it Data: Domenica 6 marzo 2011, 12:29 Ma il problema di fondo so­no proprio loro, i cittadini. Quando lo zietto Berlusconi avrà tolto il disturbo, rimarran­no comunque i suoi elettori, e non solo loro.(7) I politici passa­no, la società civile (purtrop­po) resta,(7) e resta tale e quale, senza cambiare. Non sono d'accordo poi quando affermi che noi magistrati non abbia­mo la forza per opporci ai rovi­nosi progetti di riforma della giustizia che tutti conosciamo da lungo tempo. Il modo di op­porci con forza c'è, e a questo punto poco importa se i citta­dini si faranno un'opinione della magistratura come casta politicizzata, visto che ormai questa opinione è già domi­nante. Felice Pizzi (G.E. mobiliare e immobiliare del Tribunale di S.M.C.V.)

Per conto di Imperato Mar­co Inviato: sabato 5 marzo 2011 18:14 A: AreAperta; Mailinglist Anm Oggetto: [Mailinglist-anm] che cosa fare e soprattutto QUANDO farlo? Priorità: Alta Pur avendo di recente fatto alcune proposte all'Anm che hanno raccolto 137 adesioni (vedete in fondo se volete...) ed essendo anche io molto preoccupato per la situazio­ne, riconosco che è importan­te anche riflettere su quando fare determinate scelte e non solo sui loro contenuti e le loro forme. Cerchiamo di essere uniti e propositivi e di comuni­care quanto più possibile; cer­to alcuni attacchi delle ultime settimane avrebbe forse già meritato qualche forma radi­cale di protesta... ma probabil­mente non siamo ancora al momento decisivo.Per esempio: queste annun­ciate rifo­rme costituzionali ap­paiono a dire poco devastanti, ma di certo non rappresenta­no un rischio immediato né probabile (sembrano più un' esibizione muscolare e propa­gandistica). Semmai io sarei più pronto a ogni mezzo di protesta a fronte di un più pro­babile e immediato interven­to legislativo in tema di inter­cettazioni... Speriamo di non dover arri­vare a «sparare tutte le nostre cartucce»(8), perché vorrebbe di­re che la situazione è davvero degenerata e temo che la no­stra azione, per quanto dove­rosa, non sarà sufficiente a fer­mare gli eventi. Che la primavera arrivi dav­vero.. e presto. Saluti Marco Imperato Ricordo in sintesi le tre pro­poste: 1) acquistare un'intera pagi­na di giornale dove pubblica­re la «Confessione di un magi­­strato » di Pasquale Profiti (e di tutti noi, come lui stesso mi ha chiesto di sottolineare!); un certo numero di aderenti han­no espresso dubbi circa l'op­portunità di affiancare al teste le foto dei magistrati morti per il loro servizio allo Stato (9)

2) consegnare un appello con anche la «Confessione» al capo dello Stato, attraverso un gesto sobrio e simbolico (come ad esempio una delega­zione togata al Quirinale)

3) far sbarcare l'Anm su Fa­cebook (approfittando della visibilità data dall'acquisto della pagina di giornale...) co­sì da divulgare in maniera più diretta e flessibile i contenuti delle nostre riflessioni, denun­ce e proposte per la Giustizia Seguono 137 firme Marco ImperatoMagistrato Distrettuale Re­quirente Bolognamarco.imperato@giustizia.it

Da: mailinglist-anm-boun­ces@ ml. associazionemagi­­strati. it per conto di Bianco Giusep­pe Inviato: sab 05/03/2011 13.39 A: mailinglist-anm@ml.as­sociazionemagistrati. it Oggetto: [Mailinglist-anm] nouveaux philosophes Mentre perfino il presiden­te della Corte costituzionale ha cominciato a lanciare allar­mi gravissimi, la nostra Anm ancora cincischia e filosofeg­gia e sfoglia margheritine su comunicato sì, comunicato no, sciopero sì e sciopero no. Ora sono tutti ad aspettare la riforma «epocale» della giu­stizia, come se ci fosse biso­gno di sentirla dallo speaker del telegiornale. Sicché: la next settimana ci sarà cotale e cotanta riforma. Seguirà dibat­tito. O comunicato. Mailinglist-anm mailing list Mailinglist-anm@ml.asso­ciazionemagistrati.ithttp://lists.ml.associazio­nemagistrati/. it/mailman/li­stinfo/ mailinglist-anm ­

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Una volta letti ed assimilati questi messaggi mi trovo assolutamente di rivendicare il diritto di criticare qualche affermazione in virtù del fatto che
1) ho contribuito col mio voto ad eleggere il Governo avversato da questi signori e
2) sono uno di quei cittadini che contribuiscono a pagare lo stipendio a questi signori affinchè APPLICHINO LA LEGGE e non per compiere azione sovversiva o abusare dell'ufficio conferitogli.
Pertanto:
(1) Spiegare i guasti enormi della NOSTRA riforma ?

Perchè mette fine ai 4 MILIONI DI ERRORI GIUDIZIARI, ai 10 MILIONI DI CITTADINI ROVINATI DA TALI ERRORI, ai 67 MILA DETENUTI IN ATTESA DI GIUDIZIO (e quindi innocenti in galera !), alle centinaia di suicidi per malagiustizia, ai processi infiniti con cui vengono spolpati i cittadini, al perdonismo a senso unico di cui vi rendete protagonisti, all'uso politico della Legge per demolire avversari politici e Governi a voi invisi ?

(2) Dovete fare di più e meglio ?

Per adesso ve la siete cavata egregiamente: avete messo l'Italia sotto uno spaventoso giogo di illegalità e di giustizia negata. Avete fatto cadere un Presidente della Repubblica (Leone), avete fatto cadere il Governo nel 1994 cancellando il voto dei cittadini. Avete negato il voto referendario del 1987. Vi siete fatti scrivere da Giuliano Vassalli la Legge 117/88 e ve la siete fatta approvare dalla sinistra nel 1988. Avete violato la libertà di stampa e attaccato giornali e giornalisti per voi scomodi. COSA VORRESTE FARE DI PIU' E MEGLIO ?

(3) Ricercare un maggior collegamento coi cittadini ?

Vi aspettiamo a piè fermo ! Dopo quello che ci avete fatto dovrete continuare A RIVOLGERVI AI CENTRI SOCIALI, AI MAFIOSI LASCIATI LIBERI E ALLA SINISTRA CON CUI AVETE FATTO L'ACCORDO PIU' SPORCO CONTRO IL POPOLO ITALIANO CHE SI POTESSE FARE A LIVELLO MONDIALE !
E parlo della Legge Vassalli che vi garantisce la criminale impunità di cui godete a nostra onta e danno !

(4) Qui è in gioco lo Stato democratico

Dovrebbe andare a Zelig a sparare battute ! Se in Italia c'è un'emergenza democratica è proprio quella costituita dall'associazione a delinquere di quelli che HANNO SEMPRE BRIGATO CONTRO LO STATO LEGANDOSI IDEOLOGICAMENTE AI MANOVALI DEL TERRORE ! Se non avessimo avuto Francesco Cossiga (che aveva un concetto delle toghe che rasentava il totale disprezzo !) e Berlusconi oggi avremmo una stella a 5 punte sulla bandiera !
Ebbene LO STATO DEMOCRATICO LO DIFENDIAMO NOI CITTADINI-ELETTORI:
ma CONTRO DI VOI !

(5) Lo ribadisco: noi possiamo reagire con for­za e anche con efficacia, con molta efficacia. Sta a noi deci­dere fino a che punto arrivare.

Rispondo a questo nipotino di Che Guevara che l'unica cosa che vi resterà da decidere sarà quanti anni di galera farvi per avere ATTENTATO ALLA SICUREZZA DELLO STATO e PER L'ASSOCIAZIONE SOVVERSIVA CHE E' OGGI SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI !
Da non credere che all'interno dello Stato ci ritroviamo personaggi che MINACCIANO IL GOVERNO E I SUOI ELETTORI !

(6) ...lo zietto Berlusconi quando fa quello che fa...

Non credo che la sopravvivvenza di Zio Silvio sia questione che possa essere decisa da quattro fannulloni in toga ma dal voto popolare ! E in politica Zio Silvio ci rimane PER NOSTRO LEGITTIMO MANDATO. Cosa che non vale per voi.

(7) Quando lo zietto Berlusconi avrà tolto il disturbo, rimarran­no comunque i suoi elettori, e non solo loro.

Questa è un'uscita che non commento perchè le implicazioni sono talmente gravi che non resteranno senza adeguata risposta. Che arriverà da Zio Silvio E DAI SUOI ELETTORI E NON SOLO DA LORO !

(8) Speriamo di non dover arri­vare a «sparare tutte le nostre cartucce»

Non vi preoccupate ! Le vostre cartucce ve le cacceremo in gola noi elettori !

(9)... le foto dei magistrati morti per il loro servizio allo Stato....

Chi fa un determinato lavoro deve essere disposto a correre i rischi in ciò insiti. Altrimenti va a zappare carciofi.
E quei magistrati morti non siete degni NEANCHE DI NOMINARLI perchè loro LAVORAVANO PER LO STATO e non CONTRO LO STATO !
E se venite su FACEBOOK lasciate aperta la finestra dei commenti al vostro operato ! Vedrete che belle sorprese !